Cinqueterre
Le Cinque Terre sono raggiungibili dal Villa Amelia in treno dalla stazione di Pietrasanta per un tragitto di 15 minuti(lungo la linea ferroviaria Genova-Roma) con treni regionali che all’incirca a cadenza oraria fermano in tutti i paesi delle Cinque Terre.
Parco Nazionale delle Cinque Terre – Area marina protetta
Un territorio in cui mare e terra si fondono a formare un’area unica e suggestiva. Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco.
Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l’assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall’UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La costa delle Cinque Terre è ripida e rocciosa, ricca di baie e insenature. Le spiagge sono dunque poche e limitate, e tutte diverse fra loro. A Fegina, la parte nuova di Monterosso, c’è la spiaggia più grande, giudicata dalla rivista americana “Forbes” tra le 25 più sexy del mondo. La sabbia è a tratti ghiaiosa e a tratti fine, intervallata da scogli suggestivi, come quello di Mapassu o il Quarto. Anche il borgo storico ha il suo arenile, corredato dal molo a ovest e dallo scoglio del Corone a est. Corniglia vanta invece la spiaggia più calda e quella più discreta. La prima è sotto la stazione ferroviaria ed è caratterizzata dalla presenza di un muraglione. La seconda è quella del Guvano, meta prediletta dai nudisti. Vernazza, Riomaggiore e Manarola vantano invece piccoli ma suggestivi arenili.
La catena montuosa che corre parallela al mare a che sfiora gli 800 metri assicura alle Cinque Terre il riparo dai venti freddi. Le correnti meridionali, più calde e umide, risalgono verso il crinale e, scontrandosi con quelle fredde, sono la causa di frequenti foschie e di un’elevata piovosità.
La vegetazione, tipicamente mediterranea, comprende il pino marittimo, il pino di Aleppo, il leccio, il finocchio di mare, la valeriana rossa, l’euforbia, la ginestra, il corbezzolo e il timo. Di grande interesse scientifico sono alcuni endemismi, come la Santolina ligustica, la Centaurea lunensis e la Centaurea aplolepa. Tra gli animali spicca la presenza del gabbiano reale, del falco pellegrino, delle poiane, del cinghiale, del tasso, della volpe e della lucertola muraiola. In mare ricordiamo i saraghi, le acciughe, le gorgonie, le posidonie e alcune spugne.
LERICI, TELLARO, GOLFO DEI POETI
38 km da Villa Amelia
Lerici si trova nella parte più orientale del Golfo della Spezia, vicino all’estuario del fiume Magra. Di origine antichissima, era alle dipendenze dei vescovi di Luni. Fu un porto importante dove approdavano viandanti e pellegrini che attraverso Sarzana si collegavano alla Via Francigena verso Roma o il nord Italia. Da Lerici inoltre, una diramazione della stessa via, portava al cammino per San Jacopo di Compostela. Nel Medioevo fu possesso di Genova, per un breve periodo di Pisa e quindi subì diverse dominazioni fino a tornare ai genovesi alla fine del XV secolo.
Lerici mostra ancora oggi la sua originaria struttura medievale, con le caratteristiche abitazioni allineati lungo gli stretti carruggi. All’interno del borgo sono interessanti il quartiere ebraico del ghetto, il castello, eretto dai Pisani nel XIII secolo e ampliato dai Genovesi, con all’interno la cappella duecentesca dedicata a Santa Anastasia e il museo geo-paleontologico e le piazze del Poggio e di San Giorgio. A piedi del castello si trova la rilassante passeggiata sul lungomare Vassallo. Nel borgo si trovano inoltre la torre di San Rocco, di epoca romana, trasformata in campanile nel XVI secolo, la chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi, l’oratorio di San Bernardino e poco lontano palazzo Doria, antico ospedale medievale dedicato ai Santi Pietro e Paolo.
Lerici però non è solamente il suo borgo. Nel suo territorio, spiccano altre località, come San Terenzo, con il castello, Villa Magni, abitata da Percy Bysshe Shelley e Mary Shelley e Villa Marigola, da dove si gode un meraviglioso panorama della spiaggia della Venere Azzurra.
A Tellaro invece, tipico borgo marinaro, dove ancora oggi si incontrano le barche nella piazzetta sul mare, si trova l ‘antica chiesa di San Giorgio e l’oratorio di Santa Maria in Selaa. Tra Pugliola e Solaro si ammira Villa Cochrane, più conosciuta come villa Rezzola, immersa in un parco di eucalipti, lecci e cipressi. E ancora La Serra e Pozzuolo, su una collina di ulivi, Senato, oasi di verde e di silenzio e Solaro, piccolo borgo affacciato sul Golfo.
articolo tratto da www.terredilunigiana.com
Portofino
distanza da Villa Amelia B&B 114 km
Guy de Maupassant, 1889
Per comprendere la bellezza e l’eccezionalità di Portofino bisogna guardarla dal piazzale della chiesa di San Giorgio, sul promontorio del faro: da lì con un colpo d’occhio si dominano il porto e la fila di case colorate con le caratteristiche decorazioni. Siamo in una baia ben riparata sia per la conformazione, sia per il monte di Portofino che si affaccia sul mare dai suoi 600 metri, formando una scogliera lunga tre chilometri che ha nella punta del Capo l’estremità orientale. La posizione cosi favorevole attirò l’insediamento umano fin da tempi remoti, e da Plinio sappiamo che il “Portus Delphini” era già noto in epoca romana. Dopo essere stato per circa duecento anni sotto l’abbazia di San Fruttuoso, dal XII secolo il borgo passò alla Repubblica di Genova, che nel XVII secolo fece costruire una fortezza nota ora come castello Brown, dal console britannico che la acquistò nel 1870. La chiesa di San Martino, del XII secolo, sorge nel nucleo più antico del paese, mentre l’Oratorio dell’assunta è del 1300. Il porticciolo turistico, capace di 300 posti, ha ospitato le imbarcazioni da diporto più prestigiose del mondo, ed è meta del turismo più esclusivo.
Molti protagonisti della storia e dell’arte del ventesimo secolo sono passati da qui, e fare una lista anche parziale è davvero difficile.
Il Promontorio di Portofino si estende nel Mar Ligure per oltre 3 chilometri, con uno sviluppo costiero di circa 15 chilometri. Le falesie sommerse del Promontorio ospitano una fauna e una flora particolarmente ricche e diversificate. La roccia che costituisce il versante meridionale, ricca di anfratti e fessure, ha favorito l’instaurarsi di un tipico ambiente mediterraneo, il coralligeno, che raggiunge uno sviluppo raramente osservabile in altre aree. Dai 30 ad oltre 50 m di profondità, grazie alla continua azione costruttrice delle alghe coralline e di animali a scheletro calcareo, si è costituito, nel tempo, un ambiente assai complesso dominato da grandi gorgonie, spugne, madreporari e briozoi (il coralligeno). Sui fondali sabbiosi lungo i versanti occidentali e orientali del Promontorio sono invece presenti praterie di Posidonia, dove trovano rifugio e nutrimento moltissime specie.
Dal 1999 il sito fa parte dell’Area MarinaProtetta di Portofino. La scelta di quest’area si basa non solo sulla sua elevata valenza ambientale, sottolineata proprio dall’istituzione dell’AMP, ma anche sulla sua posizione e sull’importanza economica che riveste. Infatti, la zona è inserita in un contesto costiero particolarmente antropizzato, caratterizzato da molteplici attività (turismo nautico, subacqueo, attività di pesca) e da una vasta area urbana.
Dal 2005 l’Area Marina Protetta è un SPAMI (Specially Protected Area of Mediterranean Interest)riconosciuta dall’Ufficio RAC/SPA dell’UNEP di Tunisi (UNEP, 2005).